Come tutti più o meno sapranno chi acquistava iPhone in America, fino a non molto tempo fa era costretto a stipulare un contratto con la società telefonica texana AT&T. Da qualche tempo circolano sistemi di "sbloccaggio" del telefono in questione che, come si può facilmente immaginare, permettono il suo utilizzo anche con operatori diversi.
Dopo l'esodo degli utenti verso lo sbloccaggio del dispositivo, in questi giorni si sta manifestando un contro-esodo verso il "ribloccaggio" dell'iPhone.
Perché?
Semplice, Apple ha comunicato che il prossimo aggiornamento software, che dovrebbe avvenire tra pochi giorni, potrebbe causare malfunzionamenti gravi dell'apparecchio (se sbloccato) rendendolo in alcuni casi inutilizzabile.
Apple ha successivamente dichiarato che non è sua intenzione rilasciare un aggiornamento con lo scopo premeditato di mettere fuori gioco i dispositivi sbloccati (se lo dicono loro...), ma nello sviluppo del software la compagnia della mela non terrà conto di eventuali programmi esterni installati su iPhone, e quindi non si riterrà responsabile di eventuali malfunzionamenti.
Questa dichiarazione è in linea con quanto già dichiarato per quanto riguarda il supporto ad applicazioni sviluppate da terze parti. Peccato (per Apple) però che i tribunali statunitensi hanno reso noto due fatti importanti: primo, che lo sblocco del dispositivo in questione non viola il DMCA (Digital Millenium Copyright Act); secondo che se Apple dovesse rilasciare un aggiornamento che causi un malfunzionamento in applicazioni di terze parti (a conti fatti lo sblocco può essere considerato tale), potrebbe essere tenuta a riconoscere la garanzia agli utenti che richiedano assistenza.
A supportare tale tesi c'è anche una norma, contenuta nella legge che regolamenta la fornitura dei servizi di garanzia da parte di un'azienda, la quale vieta all'azienda di invalidare la garanzia nel caso in cui il prodotto da lei fornito sia soggetto a modifiche non distruttive da parte di terzi.
Quindi come detto nel titolo dipende molto dai punti di vista. Se si considera lo sblocco come un'applicazione di terze parti, che non viola il DMCA, e se viene tenuto conto che non apporta modifiche distruttive all'iPhone, la Apple potrebbe dover riparare gli iPhone sbloccati, considerandoli ancora in garanzia. Se però Apple dovesse dimostrare che i malfunzionamenti sono causati dallo sblocco e non dall'aggiornamento allora la garanzia non sarebbe più valida.
La vicenda come potete capire sta diventando un vero rompicapo per tutti, al momento non possiamo fare altro che aspettare la prima denuncia da parte di qualche utente.
Come sempre vi segnalo altri link:
Hardware Upgrde (Fonte della notizia)
Phone News (per approfondimenti)